CHE CONFUSIONE A CASA BECHIS…

di enzo marzo

Come esistono gli “Stati canaglia”, quelli che non rispettano affatto le regole internazionali, si dilettano a giocare con le bombe atomiche e minacciano quotidianamente il mondo, quelli , insomma, tanto amati da Razzi, così esistono i giornali sciacalli: sono quelli che ogni giorno dimenticano di informare i propri lettori delle principali notizie e sparano in prima pagina titoloni a 9 colonne che un tempo si usavano per annunciare lo scoppio di una guerra mondiale. Invece i giornali sciacalli ogni giorno ripetono sempre lo stesso annuncio: Conte ha le ore contate, governo disastroso, provvedimenti rovinosi, il futuro sarà agghiacciante, togliamo ai poveri – che intanto sono già poveri – per dare ai ricchi che non sono invece abituati alla povertà, l’Europa fa schifo comunque, la maggioranza litiga ogni minuto, evviva l’opposizione, vogliamo l’Uomo della Provvidenza e che si diano delle Poltrone a Salvini, che è “a rota”. Tutto qui.

Tra i giornali sciacalli c’è una certa rivalità:

Belpietro, che ha il dente avvelenato con “Libero”, è nettamente in testa sia in cialtronaggine sia nell’amore che dimostra per Salvini. Feltri cerca di arrancare dietro e dà la parola persino a uno come Becchi. Il povero Sallusti ogni tanto si ricorda di rappresentare l’ala meno estremista della destra e cerca di trattenersi, ma le viscere sono le viscere e quindi non sempre ci riesce. Un caso patetico è quello del “Tempo” di Bechis. Il “Tempo” per decenni fu quasi sempre il giornale dei colonnelli in riposo, rancorosi nostalgici ma democristiani nella cabina elettorale. Ci pensò poi Gianni Letta a distruggere il suo parco lettori. Ora il suo direttore, Bechis, pensa che la salvezza sia nell’imitazione di “Libero”, i titoli sono gridati, la scrittura è sguaiata, la linea è data da Luigi Bisignani, pregiudicato, radiato dall’Ordine dei giornalisti e piduista 2 e 4. Una specie di maestro di Renato Farina, il celebre “Betulla”.

Non è facile, lo riconosciamo, per Bechis farsi largo in questo parco di sciacalli, avvoltoi e corvi. Lui deve per forza sgomitare: così ce la mette tutta nello stroncare il governo. Distraendosi persino da Virginia Raggi. Ma il meglio di sé lo dà se è creativo. Oggi, per esempio, si dimentica di informare i lettori di piccoli problemi come rapporto con l’Europa, eurobond, mes, andamento del coronavirus, conferma dello stato d’emergenza, ecc. e dedica tutta testata della prima pagina ai cani:

“Meno considerati dei cani

NON È UN PAESE PER BAMBINI

Siamo al paradosso totale – La sgambata con Fido è sacra e i piccoli restino pure reclusi”

Evidentemente c’è molta confusione a casa Bechis: non si riesce a comprendere la differenza tra i bisogni di un cane e quelli di un bambino… Quando Fido con ogni mezzo fa capire al Padrone Bechis d’avere una necessità impellente, questi lo prende per la zampa e lo accompagna al bagno di famiglia… Quando il figlio piccoletto sente la stessa urgenza, Papà Bechis gli mette il guinzaglio e lo porta per strada, al più vicino alberetto. Finalmente non più recluso…

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