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IL POTERE E GLI ELETTORI TRADITI

di elena fattori, m5s, vice presidente commissione agricoltura del Senato

Alessandro Di Battista nei suoi comizi raccontava una interessante metafora: «Immaginate una pentola di acqua bollente. Una rana non ci entrerebbe mai e se qualcuno ce la buttasse dentro, darebbe un colpo di zampa e si salverebbe. Ora immaginate la stessa rana in una pentola di acqua fredda. Il fuoco è acceso e l’ acqua si scalda poco a poco. La rana non si preoccupa. Ma la temperatura sale ancora, l’ acqua inizia a scottare. La rana ormai è debole, non ha più forza di reagire. Prova a sopportare. Poi non ce la fa più e muore bollita. Abituarsi è deleterio. Sono gli “abituati” i cittadini più amati dal governo. Io credo che siamo ancora in tempo a dare quel colpo di zampa prima di finire bolliti. Dipende soltanto da noi. A riveder le stelle!».

Ecco, ora immaginate se in uno dei tanti comizi e convegni appena qualche mese fa avessi raccontato questo:

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GOVERNO VINTAGE

di enzo marzo

3.DOMANDA A LUIGI DI MAIO,  V.PRESIDENTE DEL CONSIGLIO E CAPO DEL M5S

Che serenità, la pioggia battente addolcisce il cuore e lo fa precipitare nella nostalgia. Dobbiamo proprio ringraziarla, caro v.Presidente del Consiglio, del regalo che ci fa. Ci rassicura immaginarla nelle  interminabili cene e pranzi, di questi giorni, con Salvini per discutere delle nomine Rai. Abbiamo temuto per qualche mese che la Tv pubblica cambiasse, e invece no, rimane tutto uguale dai tempi in cui nacque la LOTTIZZAZIONE. Così dopo il CONDONO ci riappropriamo di un altro dei punti saldi della prima e della seconda Repubblica. Abbiamo temuto qualche cambiamento , ma ci avete subito rassicurato. Il nuovo governo è Vintage, sa recuperare le pratiche più immonde del passato e, senza neppure dar loro una spolveratina, ce le restituisce intatte, con tutto il loro sapore di antico. Oggi si torna a parlare di cene in cui le QUOTE  sono il piatto forte. Così apprendiamo che il  primo canale è “in quota” Dc, pardon, M5s. Ma forse è lo stesso. «Tu mi dai due GiornaliRadio e io ti do un vice Direttore  di rete» E la Fiction a chi va? Sarà deciso dai due Capi al momento del dessert. Ci consola anche che rapidamente al caffè basteranno due minuti per mettersi d’accordo di lasciare alla falsa sinistra, come al solito, la Terza Rete. Però all’ammazzacaffè non bevete troppo, sareste tentati di lasciarvi andare e brindare sghignazzando alla faccia della libertà d’informazione.

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DON MATTEO

Moody’s è una società americana.  Non di Bruxelles e non dipende dalla Commissione europea .Il declassamento delle obbligazioni italiane è frutto di analisi tecnica molto articolata. Si può anche fingere che non esista e tirare avanti . Come il  don  Ferrante nei giorni della peste di Milano descritta mirabilmente dal Manzoni. Come fini? Il poveretto  morì di peste senza riconoscerla e ammetterla.

LO SPLENDIDO ISOLAMENTO, OVVERO IL PARADOSSO DELLA SINISTRA

Pochi giorni dopo le elezioni del 5 marzo, quando cifre alla mano la formazione di un governo sembrava impossibile, scrivemmo qui che il Pd, se avesse voluto riacquistare un ruolo avrebbe dovuto prendere “per primo” l’iniziativa politica: «Non resta che un appoggio esterno a un governo Di Maio. Se avessero un briciolo di intelligenza i piddini dovrebbero essere loro a dettare subito le condizioni con un pacchetto di provvedimenti da realizzare nei primi sei mesi: alcuni urgentissimi rimedi di welfare; finalmente vere leggi contro il conflitto d’interessi, contro la corruzione, contro lo scandalo di una giustizia senza sanzioni e senza certezza della pena, che colpisce i disgraziati e lascia impuniti i colletti bianchi; correzioni radicali alla “buona scuola”; abrogazione della legge Renzi sulla tv; e una legge elettorale senza premi di maggioranza. La risposta sarebbe negativa da parte dei 5s? Forse. Ma allora si assumerebbero loro la responsabilità del fallimento e il Pd mostrerebbe di essersi affrancato da un passato demagogico e con tendenze persino autoritarie. Naturalmente temo che questo sia un sogno». Purtroppo avevamo ragione. L’unico torto fu di ipotizzare “un briciolo di intelligenza” nei pidioti.

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LA “NEOLINGUA” AL TEMPO DEL GOVERNO PENTALEGHISTA

di enzo palumbo

Nel vocabolario della lingua italiana, edito dalla premiata casa editrice “Rousseau”, fornitrice della Real Casa di S. M. Casaleggio II°, alla lettera C, la parola “condono” non esiste; subito dopo la parola “condominio”, proprio quando un lettore disinformato si aspetterebbe di vedere stampato il verbo “condonare” e poi tutti i suoi derivati,  una minuscola e quasi illeggibile nota a piè di pagina avverte che per tutte le parole che cominciano con “condo” occorre andare alla lettera P, a partire dalla parola “pace” e relativi derivati, come l’espressione “pace fiscale”, che sta a indicare la  straordinaria stagione di “serenità collettiva” da poco instaurata per rendere finalmente giusti ed equi i rapporti tributari tra  i cittadini tartassati e lo Stato tartassatore degli ormai debellati regimi.

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«E VAI… CIRCONVENZIONE DI INCAPACI»

Con il suo urlo in aula «e vai, assolto! assolto!» Bongiorno trasformò l’Andreotti mafioso, giudicato colpevole ma salvato dalla prescrizione, in un innocente perseguitato dalla giustizia. E la stampa nazionale, assetata di menzogne, la prese sul serio. Fu uno dei punti più bassi della propaganda di massa.

Come avviene nei gialli, l’assassino è tornato sul luogo del delitto. Così Bongiorno, ora specializzata in crimini dei “colletti bianchi”, quasi sempre impuniti perché salvati proprio dalla prescrizione, si è buttata in prima linea per distruggere l’iniziativa politica del m5s su quello che è uno scandalo che ci ha rimproverato persino l’Europa. Ovviamente c’è riuscita e ha truffato i poveri casaleggini, che sono usciti dallo scontro convinti d’aver vinto , e invece avevano perduto ancora una volta.  E con loro gli italiani imbrogliati da dichiarazioni tanto roboanti quanto fasulle. Non siamo in grado di dire se Bongiorno, festeggiando con Salvini questa nuova umiliazione imposta a Di Maio, abbia ripetuto il suo urlo di vittoria “e vai…”. Ma l’avvocata dovrebbe sapere che questa volta corre un grosso rischio: riuscirà a evitare l’accusa di circonvenzione di incapaci?

la lepre marzolina – venerdì 9 novembre 2018

IL PARTITO UNICO DEL CONTRATTO

Chi si ostina a immaginare distinzioni tra Lega e 5 stelle non vuole capire che siamo al partito unico xenofobo di estrema destra… l’ultimo giapponese è Marco Travaglio che coltiva l’illusione comica e folle ad un tempo, credo in buona fede (che non si nega a nessuno),  di un “contratto ” a due teste … Ridicolo…  e dopo Riace e Lodi non c’è più nessun dubbio se non per qualche stolto…

INFANTILISMO DEMOCRATICO

di enzo marzo

Oramai è diventato un ritornello. Il Parlamento invita degli esperti qualificati o con ruoli pubblici per ascoltare le loro analisi. Gli esperti dicono la loro, sapendo che non solo è loro diritto esprimere con chiarezza il proprio pensiero e fornire i numeri che conoscono, ma è loro dovere fornire ai parlamentari tutti i materiali in loro possesso. Ovviamente ogni forza politica può contestare le loro affermazioni, portare nella discussione pubblica altri e contraddittori dati. Invece nella democrazia paleolitica che si vuole imporre nel nostro paese non passa un minuto e, a turno, uno dei “dioscuri infantili” immediatamente interviene chiedendo le dimissioni dell’esperto consigliandogli di presentarsi alle elezioni. Il che evidentemente non c’entra assolutamente nulla.

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IL SENSO DELLO STATO E DEL DOVERE: DA QUINTINO SELLA A GIOVANNI TRIA

di pippo rao

Quando, nel 1864, Quintino Sella assunse l’incarico di Ministro delle Finanze nel governo Lamarmora, si pose subito l’obiettivo di ridurre il grave deficit dello Stato ricorrendo a due provvedimenti: rigorose economie di spesa e tassa sul macinato, che, essendo stata bocciata dal Parlamento, provocò le sue immediate dimissioni.

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DALLO SPETTACOLO ALL’AVANSPETTACOLO, COME LA POLITICA HA TOCCATO IL FONDO

Siamo arrivati ad un passaggio epocale. Alcuni anni fa il realismo ci fece maturare il giudizio che la crisi del nostro paese fosse irreversibile. Troppi erano gli indicatori, dalla scuola all’informazione, dall’assuefazione dei cittadini al cinismo  e alla corruttela sfacciata e impunita che Berlusconi  & company avevano iniettato nel tessuto civile. Tutti noi ce la siamo presa con la Casta e abbiamo fatto passare in secondo piano la metastasi che invadeva tutti gli strati sociali. Continua la lettura di DALLO SPETTACOLO ALL’AVANSPETTACOLO, COME LA POLITICA HA TOCCATO IL FONDO

EVIDENZE…

di massimo la torre

Dire qualcosa di sensato su ciò che sta succedendo in Europa e soprattutto in Italia in questi mesi non è impresa facile. Ma neppure difficile. Innanzitutto è bene farsi trascinare dall’evidenza morale. E questa ci dice che c’è del veleno nell’aria, e che questo veleno è ora sparso a piene mani dal governo cosiddetto giallo-verde, questa apparentemente strana e contro-natura coalizione di Lega, destra xenofoba, e Cinquestelle, sinistra-destra anti-establishment. Ma nei Cinquestelle la componente di sinistra è ora impallidita, e prevale la pancia e la volontà maligna della destra qualunquista. Si potrebbe anche dire che la differenza tra gli uni e gli altri e che il Leghista sa quello che fa, e il Pentastellato invece no.

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