Archivi tag: libertà

occidente prigioniero – contro l’oblio e la disattenzione

di milan kundera
«Nel settembre del 1956, il direttore dell’agenzia di stampa ungherese, pochi minuti prima che il suo ufficio venisse distrutto dall’artiglieria, trasmise al mondo intero per telex un disperato messaggio sull’offensiva che quel mattino i russi avevano scatenato contro Budapest. Il dispaccio finisce con queste parole: “Moriremo per l’Ungheria e per l’Europa”.
«Che cosa intendeva dire? Di certo che i carri russi mettevano in pericolo l’Ungheria e, insieme, l’Europa. Ma in che senso anche l’Europa era in pericolo? I carri russi erano forse pronti a varcare le frontiere ungheresi e a dirigersi a Ovest? No. Il direttore dell’agenzia di stampa ungherese intendeva dire che in Ungheria era l’Europa a essere presa di mira. Perché l’Ungheria restasse Ungheria e restasse Europa, era pronto a morire».

LIBERALI, ILLIBERALI, NON LIBERALI E PANDEMIA

di raffaello morelli

Puntualmente, con la pandemia,  sta emergendo la (purtroppo) profonda cultura illiberale  radicata in Italia, vale a dire la cultura che opera contro le condizioni della libertà. Le cure della pandemia, come il green pass (nel prosieguo indicate con “tessera verde”), sono trattate non per quello che sono – delle terapie  molto utili nel vivere – bensì per  i limiti che imporrebbero alla libertà individuale. Perciò, gli illiberali si stracciano le vesti e si scagliano contro la tessera verde paragonata ai comportamenti dei peggiori regimi dispotici. Qui si vuol ricordare agli illiberali – i quali non a caso riscoprono solo ora il concetto di libertà ostacolato in decenni – che cosa la libertà significhi per i liberali e quale ruolo costruttivo abbia in una società democratica.

Continua la lettura di LIBERALI, ILLIBERALI, NON LIBERALI E PANDEMIA

W LA LIBERTA’ MENO MALE CHE A DIFENDERLA CI SONO I LIBERALI DI ESTREMA DESTRA

Dopo che Macron ha annunciato l’obbligo in Francia del certificato verde per accedere a ristoranti e trasporti, i liberali di estrema destra italiani si sono giustamente eretti in difesa della libertà. Salvini si è addirittura scandalizzato: “Non scherziamo”. E lo dice lui che alla sua età ancora ama fare gli scherzi infantili suonando ai citofoni. Più pensosa e sensibile, Giorgia Meloni ha giudicato l’idea «incostituzionale e raggelante». Come le si può dare torto? Già i cittadini subiscono vincoli intollerabili e illiberali come quelli che impediscono loro di fumare al cinema o pisciare in piazza o che impongono di fermarsi al rosso dei semafori, e adesso ai no-vax e a quelli che ancora non si sono vaccinati si negano libertà fondamentali come quella di andare al cinema a prendersi il covid e a contagiare tutti gli altri. Davvero «raggelante». Ah!, quando c’era Lui…. Allora sì che il capo del governo, liberale alla Meloni e alla Salvini, aveva la libertà di far assassinare gli avversari politici o relegarli al confino o cacciare i professori che non approfittavano della libertà concessa loro di prendere la tessera del partito…

la lepre marzolina – giovedì 15 luglio 2021

25 aprile, cosa significa celebrarlo al tempo del Covid-19

C’è lo stesso una piazza per la festa della liberazione dal nazifascismo. Virtuale, a causa del coronavirus. E’ l’occasione per sottolineare l’attualità dell’evento storico, oggi che la libertà è ugualmente minacciata e soggetta a restrizioni, e magari di compiere, con una donazione alle associazioni che operano per i più deboli, un gesto di solidarietà in questa situazione di emergenza. La data della rinascita dell’Italia libera suona oggi come appello all’impegno civile

di Angelo Perrone *

Niente cerimonie, o cortei, o interventi pubblici. Quest’anno, il 25 aprile, festa della liberazione dal nazifascismo 75 anni fa, non viene celebrato in modo tradizionale, a causa del Covid-19. Neppure per questo però rimane sotto silenzio. E’ ugualmente ricordato, dopo l’invito di tanti, 1400 personaggi della cultura, della società civile, dello spettacolo, dello sport, a ritrovarsi comunque insieme in una sorta di piazza virtuale che magicamente sappia riunire il paese.

Continua la lettura di 25 aprile, cosa significa celebrarlo al tempo del Covid-19

La trimurti In Bending spoons come soci anche i figli di B. La strana presenza del colosso Jakala

La trimurti In Bending spoons come soci anche i figli di B. La strana presenza del colosso Jakala
Dal renziano al big del marketing, chi c’è dietro

» MARCO PALOMBI [il fatto quotidiano]

Se tutto andrà come previsto dall’ordinanza del commissario all’emergenza, Domenico Arcuri, la trimurti che darà vita all’app “Immuni” avrà, se non guadagni visto che si parla di una cessione a titolo gratuito, un enorme potere: miliardi di dati, e dei più sensibili e “preziosi”, su milioni di persone verranno veicolati dalla loro creatura digitale (e certo gestiti, almeno si spera, nel rispetto delle leggi sulla privacy).
È DUNQUE UTILE chiedersi: chi sono?

Continua la lettura di La trimurti In Bending spoons come soci anche i figli di B. La strana presenza del colosso Jakala

IN EMERGENZA SI POSSONO PORRE DEI LIMITI, MA MAI SUPERARLI

Il ricorso ad una applicazione prodotta dalla Bending Spoons spa, con la quale il Commissario Arcuri, nominato per indicazione televisiva unipersonale (a che titolo e con quali procedure di evidenza pubblica? Comunque senza metterne al corrente il parlamento depositario del rispetto delle libertà costituzionali) ha sottoscritto, come ho letto su “Le Monde” e solo dopo su qualche giornale italiano, un accordo di concessione gratuita dell’utilizzo  “perpetuo”-del software di contact tracing il cui controllo, inevitabilmente, sarà nelle mani del Governo, lascia allarme e comunque molte perplessità di metodo e di merito.

Il Commissario avrebbe detto di confidare in un’adesione massiccia da parte dei cittadini. L’inutilità a fronte di inevitabili oneri e costi anche per la gestione e aggiornamento del software e ogni altro costo connesso, in una con la opacità dell’operazione, derivante dalla non obbligatorietà dell’uso del dispositivo pare in re ipsa. Così come l’inefficacia derivante dalla perdurante e ormai desolante e gravissima assenza di tamponi e test sierografici e reagenti (del cui tempestivo approvvigionamento, così come delle introvabili mascherine, ci si sarebbe dovuto da troppo tempo occupare da parte di chi ha sottoscritto o fatto sottoscrivere l’opaco documento, ferme restando responsabilità concorrenti o derivate in ambiti territoriali regionali e non). Nel momento più difficile per le libertà democratiche, resta che l’emergenza  non può giustificare tutto sino al punto di affidare a un Governo (qualunque Governo!) uno strumento di controllo così invasivo e penetrante.

Continua la lettura di IN EMERGENZA SI POSSONO PORRE DEI LIMITI, MA MAI SUPERARLI

che c’entra il comunismo con la libertà?

[nella foto: Ivano Marescotti]

Su “MicroMega on line” l’attore Ivano Marescotti, comunista doc, candidato alle ultime Europee per la lista l’Altra Europa con Tsipras, ha deciso di “ingoiare il rospo”: il prossimo 4 marzo andrà a barrare il simbolo del M5S «come argine a Berlusconi, alle destre xenofobe e contro qualsiasi ipotesi di inciucio».

Continua la lettura di che c’entra il comunismo con la libertà?