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vergogna, vergogna, vergogna

«Io non ho aspettato Luciano Violante per affermare che i ragazzi che andarono a morire per Salò avevano pari dignità con i partigiani. Le due parti si battevano per valori diversi: per la libertà i partigiani, quelli veri, per l’onore e la lealtà i giovani fascisti. (…)

Gli occupanti in Italia non erano i tedeschi, ma gli Alleati. E l’esercito tedesco, a parte alcune azioni efferate, veri crimini di guerra a opera dei reparti speciali, le SS (Marzabotto e Sant’Anna di Stazzema in testa), in Italia si comportò con correttezza».

Massimo Fini, il Fatto Quotidiano, 28 aprile 2022

«È negazionismo affermare come fa Massimo Fini sul Fatto che in Italia le SS si comportarono con correttezza.

Le deportazioni degli ebrei o le Fosse Ardeatine non sono episodi casuali, ma l’essenza dell’ideologia nazista che oggi qualcuno vuole banalizzare, difendere e promuovere».

Ruth Dureghello, Presidente della Comunità Ebraica di Roma – 9:40 AM · 29 aprile 2022·Twitter

In queste settimane l’Ucraina è stata devastata dalle truppe russe, e noi siamo stati invasi da una slavina di

stalinisti da guerra fredda improvvisamente scongelati,

putiniani di vecchia e nuova generazione,

“conservatori” a braccio teso,

clericali divisi tra Francesco e Kirill,

fenomeni da baraccone che non fanno neppure ridere,

professori che disonorano l’Università,

impiegati dell’Eni che riscrivono la storia,

giornali affamati di “fette di mercato”,

generali della riserva richiamati al comando della Quinta Colonna russa,

geopolitologi “né né” e “sia sia”,

pacifisti ipocriti che, come sempre, fanno il gioco del più forte,

berlusconiani putiniani di lungo corso che si svegliano antiamericani anni ’50, 

difensori della libertà di stampa e di chi spara ai giornalisti,

vittime della censura e del “pensiero unico” che imperversano giorno e notte su tv e giornali…

Insomma, gli illiberali “di tutto il mondo uniti”, ammiratori mascherati di ogni dittatura, democratura, autoritarismo, autocrazia, dispotismo, totalitarismo. Nel presente e nel passato…

Un vero rigurgito di odio antico e di nostalgia canaglia che fa un tutt’uno col minestrone negazionista e con la neo irragionevolezza che ha la punta di diamante nei novax antiscientisti.

P.S.: L’EQUIDISTANTE.

Lucio Caracciolo, direttore di “Limes”, è preoccupato.

Su “Repubblica”, a “Otto e mezzo”, dappertutto, non nasconde la sua inquietudine. I parlamenti di Svezia e Finlandia, dopo aver compulsato i libri di storia dei loro paesi, chiedono di essere difesi dalla Nato. Ma questo – dice terrorizzato Caracciolo – «cambia completamente l’assetto del fronte del Nord». E aggiunge: «Quando si affaccerà dalla finestra della sua casa a San Pietroburgo vedrà la Nato». E quando oggi un cittadino finlandese si affaccia alla sua, di finestra, cosa vede? Non vede per caso l’armamento più aggressivo del mondo in mano a tale Putin. Sì, proprio lui, quello che promette da tempo di annettersi i paesi scandinavi e baltici per ricreare i sacri confini della santa madre Russia e dell’Unione sovietica. È più probabile che la Finlandia invada la Russia, o il contrario? La distanza della Finlandia da San Pietroburgo e quella di San Pietroburgo dalla Finlandia non è la stessa? Oops coincidenza? (direbbe Red Ronnie-Crozza).

 

 

SI VERGOGNERANNO DI NOI

di carlo greppi

Verrà il giorno in cui i nostri figli e i nostri nipoti ci chiederanno conto di tutto questo. Leggeranno sui libri di storia della guerra ai migranti di questi anni, studieranno le nostre leggi, guarderanno sgomenti i titoli dei nostri giornali, ascolteranno i discorsi dei nostri governanti carichi d’odio. Vedranno nitidamente dei mandanti, degli esecutori, dei complici, degli spettatori. Ci chiederanno, se saremo ancora vivi, chi sapeva cosa, e perché non ci siamo opposti con ogni mezzo a questa barbarie.

Noi risponderemo che non era così chiaro, quello che stava accadendo,

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  SHOAH

  di roberto fieschi

La tragedia del secolo scorso, la Shoah, non ha solo messo in luce le responsabilità degli Himmler, degli Eichmann, dei criminali nazisti e di chi con loro ha collaborato (durante il Terzo Reich si valutano oltre 15 milioni di vittime: 6 milioni gli ebrei, ovvero i 2/3 degli ebrei d’Europa).

Ha fatto emergere anche le debolezze, gli egoismi, a volte la viltà degli stati, dei governanti e di molte persone dei Paesi democratici che combattevano il nazismo.

Di fronte al rigurgito di razzismo attuale, sia pure di piccoli gruppi di estremisti, e di fronte al diffuso sentimento di ostilità verso chi, fuggendo da guerre e fame, cerca ospitalità, vale la pena di fare un riesame autocritico di quanto accadde a cavallo degli anni Quaranta del secolo scorso.

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