LA POLITICA CHE NON C’E’ PIU’

di  riccardo mastrorillo

Il 4 settembre alla Camera si è svolta, con sorprendente ritardo, l’informativa del governo sul crollo del ponte Morandi a Genova. Al termine dell’informativa sono state presentate e votate alcune risoluzioni. Citazione da Wikipedia: «La risoluzione è uno degli atti con cui il Parlamento indirizza il Governo. Non ha valore formale ma meramente procedurale, non incide giuridicamente sulla vita del Governo, infatti in caso di voto contrario non è tenuto a dimettersi, a meno che non vi abbia posto la questione di fiducia, ma ha valore politico. Affini alle mozioni, vengono presentate a conclusione di un dibattito.» Si potrebbe discettare a lungo sullo scarso valore di alcuni strumenti parlamentari, come appunto le risoluzioni, gli ordini del giorno e negli ultimi anni le stesse mozioni, ma non è questo l’argomento emergente. E’ chiaro quindi che la risoluzione è un indirizzo politico che viene dato al governo, quindi si tratta di considerazioni e indirizzi di natura non giuridica: non sono certo vincolanti come le leggi o come la Costituzione, ma pare che anche di  queste due, alcuni autorevoli membri del governo sembrino avere delle difficoltà a tenerli da conto….

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LA CONFUSIONE DEL PRESIDENTE

Il prof.  Conte, vice dei due vice premier e presidente (?) del consiglio ha detto (parole testuali):
“Oggi è l’8 settembre. Una data simbolica. In quella estate di 75 anni fa si pose fine a un periodo buio della nostra storia. Iniziava un periodo di ricostruzione prima morale e poi materiale del nostro paese”.  L’8 settembre segnò invece l’inizio del periodo più tragico della storia italiana, quella data non pose fine al fascismo che rinacque con la Repubblica di Salò, né alla guerra, che anzi si fece ancora più cruda coi bombardamenti nelle città e con la resistenza partigiana. C’e’chi ha scritto anche di “morte della patria ” il cui senso profondo fu ritrovato grazie alla lotta partigiana alla Liberazione e alla Costituzione.  Forse il prof. Conte ha scambiato l’8 settembre col 25 aprile

LEZIONE DI POLITICA A UN ANALFABETA

di enrico galiano

Caro Ministro dell’Interno Matteo Salvini ,
ho letto in un tweet da Lei pubblicato questa frase: “Per fortuna che gli insegnanti che fanno politica in classe sono sempre meno, avanti futuro!”.
Bene, allora, visto che fra pochi giorni ricominceranno le scuole, e visto che sono un insegnante, Le vorrei dedicare poche semplici parole, sperando abbia il tempo e la voglia di leggerle. Partendo da quelle più importanti: io faccio e farò sempre politica in classe. Il punto è che la politica che faccio e che farò non è quella delle tifoserie, dello schierarsi da una qualche parte e cercare di portare i ragazzi a pensarla come te a tutti i costi. Non è così che funziona la vera politica.

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IN ATTESA DI MACARON

di gian giacomo migone

[anteprima di un editoriale del prossimo numero di “nonmollare]

Niente paura. In realtà sono un prestigioso notista politico, non importa di quale delle testate principali, o main stream, che ben conoscete. Firmo con uno pseudonimo, preso a prestito, perché, per una volta, intendo scrivere in chiaro quello che solitamente faccio leggere tra le righe.

La campagna elettorale dei soliti al comando sta andando a meraviglia. Tra costoro ci sono anche i proprietari del mio giornale, ma non ho bisogno di prendere ordini, li intuisco e talora li precedo. Alle prossime elezioni politiche – quelle europee potrebbero coincidere o servire per scaldare i muscoli – il nostro candidato, Macaron, sarà sicuramente il vincitore. Ciascuno sta facendo bene la sua parte.

 Salvini ogni giorno ne inventa una, mostrandosi razzista, fascistoide, ignorante quanto basta a rastrellare voti a sufficienza per costituire una credibile minaccia alla democrazia e all’Europa, ove si è alleato con alcuni della sua risma, ma sempre molto  attento a non ferire i nostri interessi duraturi.  

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DALLO SPETTACOLO ALL’AVANSPETTACOLO, COME LA POLITICA HA TOCCATO IL FONDO

Siamo arrivati ad un passaggio epocale. Alcuni anni fa il realismo ci fece maturare il giudizio che la crisi del nostro paese fosse irreversibile. Troppi erano gli indicatori, dalla scuola all’informazione, dall’assuefazione dei cittadini al cinismo  e alla corruttela sfacciata e impunita che Berlusconi  & company avevano iniettato nel tessuto civile. Tutti noi ce la siamo presa con la Casta e abbiamo fatto passare in secondo piano la metastasi che invadeva tutti gli strati sociali. Continua la lettura di DALLO SPETTACOLO ALL’AVANSPETTACOLO, COME LA POLITICA HA TOCCATO IL FONDO

PRIMA DI TUTTO UN INVENTARIO

di giuseppe giacomini

L’appello di Critica Liberale è assolutamente condivisibile.

Ciò detto, per tentare di fare qualcosa di concreto ed efficace mi parrebbe utile partire proprio da un inventario completo dei molti gruppi di opinione che si stanno esprimendo con forza sul tema europeo senza minimamente preoccuparsi della loro matrice tradizionale destra/sinistra sulla quale, come già ho scritto, ci sarà tutto il tempo di dividersi sia nel Parlamento UE, sia nei parlamenti nazionali.

Ricordo, ad esempio, il recente appello di Cacciari su Repubblica, il pregevole lavoro del Bruno Leoni e molto altro a livello nazionale e locale.

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NUMERI DURI CONTRO PROPAGANDA (COME LA “PANCIA” SI BEVE QUALUNQUE MENZOGNA)

di alberto  magnani (da “Sole 24 ore”, 29 agosto 2018)

Migranti, tutti i numeri
dell’«invasione» che non c’
è.

La gestione dei migranti è una polemica a scatto fisso fra Roma e Bruxelles. O meglio, a scatto ritardato: nonostante le tensioni politiche e la sovraesposizione mediatica, l’arrivo di stranieri su scala quotidiana è diminuito di oltre 7 volte rispetto al 2016. Un calo accompagnato, paradossalmente, alla crescita delle ostilità degli italiani al fenomeno migratorio e a una percezione distorta dell’incidenza reale di stranieri sul totale della popolazione residente.

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FIGLI E OMOSESSUALITÀ, I CINQUE ERRORI DEL DISCORSO DEL PAPA SUL RICORSO ALLA PSICHIATRIA

di paola biondi  (Ordine Psicologi Lazio), ripreso da Ilfattoquotidiano.it

Le recenti parole del Papa, interrogato sull’omosessualità e,  più nello specifico, sull’atteggiamento che un genitore dovrebbe tenere nei confronti di figli o figlie omosessuali intenzionati a iniziare una vita insieme al proprio o alla propria partner, ha occupato pagine di giornali e alimentato una vivace discussione. A tutela della verità scientifica e del rispetto dovuto verso qualsiasi orientamento sessuale, è forse opportuno riflettere su alcuni passaggi tratti dalla versione integrale della sua risposta.

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VACUO E AMORALE

Che il retore Veltroni pontifichi su quattro interminabili e poco lette e leggibili colonne di una disperata Repubblica (il quotidiano che lo ospita in modalità evangeliche ) sui massimi sistemi, partendo anche dall’assunto un po’ risibile  di essersi iscritto al PCI in quanto egli era kennediano (e ora anche ammiratore di Mac Cain  il senatore repubblicano defunto già combattente in Vietnam) fa riflettere sulla vacuità e ad un tempo amoralità di un ceto politico che non riesce a mettersi da parte nonostante sconfitte ingloriose prima che evidenti. Anche sul vuoto di una “sinistra” senza popolo ma anche acefala.

ALL’ASILO, ALL’ASILO

di virgilio dastoli

Di Maio dovrebbe leggere o farsi leggere più attentamente le dichiarazioni della Commissione europea e consultarsi con il ministro degli esteri prima di abbaiare alla luna.
La farsa di cui parla il commissario europeo Oettinger riguarda solo i 20 miliardi di Euro che scioccamente Di Maio minaccia di non pagare all’Unione europea perché i governi nazionali non rispettano un inesistente patto che sarebbe stato sottoscritto al Consiglio europeo di Bruxelles.
Il saldo negativo contabile dell’Italia per il 2018 è di 3 miliardi di Euro di cui 2.4 miliardi sono stati già pagati e dunque la minaccia si riduce nel 2018 a seicento milioni che devono essere pagati in tranche mensili il primo di ogni mese.
Il governo Conte-Salvini-Di Maio minaccia inoltre di mettere il veto sul bilancio 2019 ma nessuno ha spiegato all’avv. Conte e ai suoi viceprimi ministri che il bilancio annuale si vota a maggioranza.
Il ministro dell’interno ha infine fatto intendere che il suo governo potrebbe mettere il veto sulle prospettive finanziarie 2021-2027….che saranno votate fra due anni.
Conte, Di Maio e Salvini possono anche lasciare i loro cappelli a Roma e recitare a Bruxelles la loro farsa a testa nuda.

[NOTA REDAZIONALE: Si fa notare che Matteo Salvini è stato deputato presso il Parlamento europeo, dove evidentemente non ha imparato neppure le nozioni fondamentali]]

UN BEL REGALO DI NATALE ALLA LEGA DI SALVINI

di alessandro giacomini

 Roma + Vaticano = Pinzolo, l’addizione dall’inaspettato risultato non è certo un caso, anzi.

Pinzolo, già denominata la Pontida 2.0 è stata , per una settimana, la sede politica del governo Italiano compreso quello Vaticano, le risoluzioni adottate nell’effimero periodo avranno ripercussioni politiche per un lasso di  tempo maggiore e determinanti per l’intero paese ma soprattutto per il Trentino. Una settimana delicatissima per l’istrionico “ primo “ ministro Matteo Salvini e per la chiesa cattolica, sommersa in tale periodo dagli scandalosi casi di pedofilia, che ha reso Papa Bergoglio ad una popolarità irrilevante, mentre “ il primo ministro Salvini “, nonché segretario della Lega, è stato indagato dalla procura di Agrigento per sequestro di persona per la vicenda “ Nave Diciotti “ .

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LA LEZIONE ALBANESE + INCONTRI TRA VERI UOMINI DI STATO

  1. “Non abbiamo perso il senso della storia, sogniamo un futuro migliore e in una Europa compiuta secondo lo spirito dei fondatori.  Uscire dalla UE vuol dire uscire dalla Storia, cambiare la Ue è entrare nel futuro “. (Edi Rama già sindaco di Tirana e premier albanese ). Da noi c ‘è anche chi, come Salvini e altri al governo con lui, fa di tutto per creare i presupposti per uscire o farsi cacciare. Anche strumentalizzando indegnamente la triste  vicenda umana di un centinaia di persone. Imparate la lezione che viene anche da Tirana. A proposito il trota non si era “laureato” in Albania? 
  2. E’ più rilevante che Salvini abbia incontrato “privatamente” ma in una  sede governativa il premier Orban o che Orban abbia  deciso di  incontrare Salvini senza il premier  Conte?

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