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BASTAAAAAAAAAAAAA – Operazione speciale di decialtronizzazione

     

de La Lepre marzolina

Salvini e Calderoli hanno annunciato uno sciopero della fame di 1 giorno, a favore dei referendum sulla giustizia. La “Lepre marzolina”, invece,  invita tutti i cittadini italiani a disertare in quella occasione le urne per vanificare la frode di questa consultazione, che vuole riformare la disastrata giustizia italiana non con una discussione seria tra le forze politiche in Parlamento bensì trasformando truffaldinamente l’istituto abrogativo in propositivo, tagliando una riga qua e un comma là. La questione giustizia merita di più che non essere ridotta a un patchwork variopinto e casuale.

La serietà di questi sostenitori del Sì si misura con la buffonata di uno sciopero della fame di un solo giorno, tanto per far calare un po’ la “panza” e continuare a prendere per i fondelli i cittadini. La “Lepre marzolina” risponde con una contro-proposta decialtronizzante, invitando gli elettori a dimostrare il loro senso civico e l’attaccamento alle istituzioni repubblicane facendo (con un equivalente sacrificio) due copiosi pasti al giorno fino a domenica 12 giugno.

Bisogna dimostrare che l’Italia non ne può proprio più di demagoghi cialtroni e irresponsabili, nemici della Politica, che hanno distrutto il paese inabissandolo nell’ignoranza e nel malgoverno corrotto e corruttore.

Bisogna dimostrare che l’Italia non ne può proprio più di personaggi come Calderoli, che passerà alla storia per aver promosso il “maiale day”, in cui portare al guinzaglio altri porci a orinare sui campi dove si sarebbe dovuta costruire una moschea, o per una riforma elettorale dichiarata incostituzionale (il Porcellum) che appunto ha preso il nome del suo inventore. Non parliamo, poi, per carità di patria, di Salvini, traffichino con Putin, …

La lepre marzolina – sabato 4 giugno 2022

UN SACCO FEMMINISTA

«Mi è piaciuta la scelta di Maria Elena Boschi come capogruppo. Una donna giovane che riveste un ruolo di guida in Italia viva. Questa leadership femminile mi piace e mi fa pensare che ci sia uno spazio di maggior agibilità in un progetto che sa apprezzare il valore delle donne». In Liberi e Uguali, dunque, le donne non venivano valorizzate? «Non voglio dire questo, ma Boschi è donna, Federico Fornaro (capogruppo Leu alla Camera) è uomo. Eppoi Fornaro sarà un bell’ uomo, ma la bellezza della Boschi non ha eguali». Riportiamo qui l’essenziale del Trattato di scienza della politica scritto  in questi giorni da Giuseppina Occhionero, già bersaniana e ora , con queste motivazioni che mostrano con evidenza le ragioni profonde della transumanza, passata da Leu (forza composta soprattutto da scissionisti del Pd per il contrasto con Renzi) proprio nel neo partitino renziano. In un’altra dichiarazione la voltagabbana molisana prende persino per i fondelli i cittadini che l’hanno votata sottolineando la sua «coerenza» politica.

Perché diamo spazio a questo minuscolo ma scandaloso episodio di sfacciato, quasi inverosimile, trasformismo? Perché è un’ulteriore prova  che le ragioni politiche, persino storiche, del disastro politico del nostro paese sono molteplici e radicate, ma non è da sottovalutare la mediocrità (in questo caso persino un’ineguagliabile scemenza furbetta) di buona parte della classe politica.

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“SPECTRISTI”, “TERRAPIATTISTI” E “ONESTI-LEGHISTI”

Giornate pessime per i negazionisti. Che sono quelli che negano l’evidenza, sia quella storica sia quella scientifica, anche la più plateale. Spesso ci fanno simpatia (a parte quei genitori contro tutti i vaccini che fanno morire i loro figli e anche quelli degli altri) perché le loro assurdità dimostrano che il mondo è vario e che può ospitare non solo perfetti idioti ma anche quelli che amano ostentare la propria idiozia. Oggi è arrivata dal mondo scientifico l’asserzione che gli attuali cambiamenti climatici non hanno paragoni da duemila anni ad oggi. Ma ciò non convincerà certo Salvini, che alcune settimane fa, travestito da meteorologo da bar, schernì coloro che stavano notando qualche fenomeno climatico inedito. Ugualmente poco convincibili sono i quasi 50 mila “troll-complottisti” convinti dell’esistenza del mostro di Loch Ness o ancor di più gli “spectristi”, che giurano che l’intero pianeta è in mano a 500 burattinai che ne decidono tutti i destini. A noi non resta che sperare in un nuovo intervento di  007? Mentre gli “scie-chimisti” ci sembrano in ribasso, molto forte vanno i “terrapiattisti”. D’altronde, si vede con chiarezza che la terra è un piattume. Ma la credulità umana non conosce limiti. Ancora più assurdi dei “terrapiattisti” stanno sorgendo negli ultimi giorni gli “onesti-leghisti”. Sono pochi, certamente meno dei terrapiattisti,

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NUDO NELL’ARMADIO

La vedete la cenere sulla testa della Lepre marzolina? Eppure c’è. Con grande dispiacere devo confessare che sono incorso negli ultimi anni in un grave errore, e l’ho ripetuto purtroppo molto spesso. Chiedo scusa a tutti i lettori e spero che questa confessione agevoli il perdono. Lo so, è inqualificabile perché avrei dovuto tenere conto di tutto il parterre politico, ma, un  po’ per giustificarmi, devo dire che sono stato sviato dall’enormità del fenomeno che denunciavo. Presto i fatti. Berlusconi, l’ho sempre giudicato un furbissimo venditore di tappeti che incantava il pubblico più rozzo con i suoi discorsi da bar dello sport. Complimenti! È durato vent’anni per colpa degli italiani e di un’opposizione connivente che a sua discolpa può portare solo che era destinata a consumare fino in fondo la fatiscenza delle logiche, delle politiche e delle strutture cattolico-comuniste. Una storia chiusa. Ora sarebbe maramaldesco infierire su un Berlusconi affogato nelle sue sistematiche malefatte  e soprattutto in un ridicolo patetico. Amen.

Matteo Renzi non ci ha messo molto per superarlo in bufale.

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PRIMA I TURISTI

Caro Salvini,

ho letto delle sue ultime vicende moscovite. Credo a tutte le sue menzogne a cielo aperto perché ho una fede cieca in Lega Ladrona. Le vorrei chiedere un favore. Non ho mai visto Mosca, mi dicono che sia una città splendida. La prossima volta che va in veste ufficiale nella capitale russa mi piacerebbe tanto che mi portasse con lei come turista nella riunione ufficiale con i ministri e i vostri colleghi russi… pensi che soddisfazione sarebbe nel sedere al tavolo della trattativa addirittura con davanti il “cavaliere” stampato col mio nome. Mi piacerebbe anche portarmelo via per mostrarlo poi a tutti i miei parenti… Mi accontenti, per me sarebbe il più bel viaggio turistico della mia vita. Allo stesso tavolo sarebbe anche una bella occasione per conoscerci. Non faccia preferenze: ha già portato il turista Savoini, perché io no? Io ho in comune con Savoini che entrambi facciamo un po’ politica  nello stesso edificio della Lega Bugiarda, a Milano…..

in attesa 

firmato la lepre marzolina

PRIMA LE ELEMENTARI

“Prima i toscani”. Uno slogan in perfetto stile leghista quello che sei consiglieri regionali del partito del vicepremier Matteo Salvini hanno esibito su altrettante magliette per protestare contro una proposta di legge per l’assistenza sociale ai migranti voluta dalla giunta del governatore Enrico Rossi. Passeranno alla storia dell’ignoranza  crassa del salvinismo: Elisa Montemagni, Luciana Bartolini, Roberto Salvini, Jacopo Alberti, Roberto Biasci e Marco Casucci, che hanno dimostrato di non saper sillabare neppure una parola italiana. Prendete nota dei loro nomi. Ci si sono messi in sei, per farsi battere da un qualunque piccolo migrante di sei anni, promosso alla seconda elementare.  
Co/mplim/enti/  ag/li/  el/elett/ori/  legh/isti/ dell/ a/  tos/cana.

la lepre marzolina – 10 luglio 2019

IL PIRLA

Giornate pessime ed esaltanti per Vittorio Feltri. Deve pagare 25 mila euro per aver perduto una causa per diffamazione (ne siamo molto lieti), ma subito dopo ha un’intuizione geniale. Mi immagino quale brivido di gioia lo abbia percorso.

Prima l’antefatto. Da anni Feltri è in competizione con Sgarbi per chi è il più scurrile del nostro paese. E spesso si strappano la maglia rosa l’un l’altro. Una gara, la loro, che non si concluderà mai. Pur di stare sul palcoscenico sono disposti a dire qualunque cosa. E certi giornalisti illustri, non migliori di loro, per aumentare di qualche zero virgola l’audience delle proprie trasmissioni, li invitano a patto che prima o poi alzino la voce e si producano in qualche turpe sceneggiata. Purtroppo per loro recitano malissimo entrambi e chi assiste si rende facilmente conto di come sia tutto finto e organizzato a tavolino. Sgarbi, pensate, perfino riesce ad aggredire verbalmente una pornostar mille volte più civile di lui. Feltri inventa titoli a 9 colonne di una volgarità da collezione, ma non riesce a frenare l’inarrestabile declino del suo giornale-trash. I due sono in gara anche per chi è il più trasformista. O per chi è il più devoto al padrone di turno. L’uno è per l’altro sicuramente un incubo notturno.

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ASSALTO AL PALAZZO DEI NORMANNI

Dovrà intervenire urgentemente Salvini, ministro degli Interni travestito questa volta da pupo siciliano. In Sicilia siamo alla vigilia di una vera rivolta. Il vicerè di Berlusconi, Micciché, presidente dell’assemblea regionale, ha assunto temerariamente una posizione radicalmente contraria alla maggioranza di centro destra. Ha osato dire: «Non sono disponibile a tagliare i vitalizi dei deputati regionali come ha fatto Fico alla Camera». E si fosse fermato qui… Presupponendo una resistenza a oltranza dei consiglieri regionali (pardon, deputati regionali) ha continuato con una vera e propria sfida: «Se l’Ars [Assemblea Regionale Siciliana] ritiene di fare così mi sfiduci». Un gesto così ardito non si vedeva dallo sbarco di Garibaldi. Le conseguenze saranno disastrose. Ovviamente la sfiducia a Miccichè è più che sicura. Fonti ben informate dicono che anzi è imminente un assalto armato a Palazzo dei Normanni: i deputati sono intenzionati ad usare persino la forza pur di abbattere i loro privilegi. La parola d’ordine è una sola: “VOGLIAMO ASSOLUTAMENTE TAGLIARCI I VITALIZI”. “ANZI, CI VOGLIAMO DIMINUIRE IL NOSTRO SCANDALOSO STIPENDIO”. Refrattari da sempre alle loro prerogative, i deputati regionali sono davvero infuriati contro il presidente dell’Assemblea. Ma che gli è venuto in mente a Micciché di gettare dalla finestra la sua straordinaria carriera politica. Eppure lo capiamo. Al primo posto deve restare sempre il nobile principio della difesa dei vitalizi. Anche a costo di mettersi contro coloro che sono costretti ad incassarli.

CI VERGOGNIAMO DEL GOVERNO DEL NOSTRO PAESE

Ormai è ufficiale. Lo dice persino un ministro. Salvini, riferendosi a Cesare Battisti, ha dichiarato: «Ovviamente dovrà marcire in galera fino all’ultimo dei suoi giorni. Non deve uscire vivo dalla galera». Quindi, grazie a un demagogo idiota tutto il mondo ha appreso  tre informazioni:

1. In Italia nelle carceri si “marcisce”. Il che è vero.

2. Le carceri sono rimaste alle condizioni delle “galere”. Il che è vero.

3. Il ministro dell’Interno non ha la minima cognizione del dettato costituzionale, che nel suo art. 27 afferma che «Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato».

Ma nell’osteria padana non solo si truffa per 49 milioni lo Stato ma non si legge neppure la Costituzione.

Ps (quasi inutile): Cesare Battisti è un fanatico pluriassassino, mai pentito, che è sfuggito alla giustizia per 37 anni. È giusto che paghi il suo debito. Ma troviamo indecente (ancorché retorica, data l’età del soggetto) la falsa diatriba tra la pena a trent’anni o all’ergastolo (che tra l’altro è incostituzionale).

ELOGIO DELL’INCOMPETENZA

Nella Manovra, via libera anche a chi esercita professioni sanitarie come  quelle infermieristiche, riabilitative, tecnico-sanitarie e della prevenzione o addirittura di ostetricia senza il possesso di un titolo abilitante per l’iscrizione all’albo professionale.

Così il “governo dell’incompetenza” rimedia coerentemente a una grande ingiustizia. Perché una ostetrica dilettante finora non poteva far nascere un bambino, e invece un bambino incompetente poteva fare il presidente del consiglio? E uno che non aveva lavorato nemmeno un giorno poteva fare il ministro del lavoro? E chi non aveva mai amministrato neppure un condominio poteva gestire una capitale dai mille problemi? Finalmente si è raddrizzato un legno storto, poteva riuscirci solo chi giace immerso nella leggerezza dell’incoscienza.

le mani nei capelli

Fate uno sforzo di fantasia. Immaginate di essere l’Italia, un paese malato molto grave, con metastasi dappertutto, disteso sul tavolo operatorio. Un attimo prima che l’anestesista vi mandi nel regno dei sogni aprite gli occhi e scorgete la faccia del chirurgo che vi deve operare al cuore. Un intervento difficilissimo al limite dell’impossibile, e vi accorgete che al posto del primario, non si sa per quale beffa del destino, c’è, bisturi alla mano, il portantino  che vi ha trasportato in camera operatoria. Ricoperto di sudore, non vi resta che offrire il braccio alla siringa che vi farà precipitare nel profondo nero dell’incubo.

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«E’ PIÙ FACILE CHE UN CAMMELLO PASSI PER LA CRUNA DI UN AGO, CHE LA  CHIESA CATTOLICA PAGHI LE TASSE EVASE….

Un certo scalpore, ma solo per alcune ore,  si sollevò quando un Tribunale decise, nella sua grande bontà, di rateizzare il tesoretto truffato allo Stato dalla Lega Ladrona di Bossi (confermato quest’anno senatore da Salvini), in comode rate annue di 6oo mila euro. Fine del pagamento il 2094, quando coloro che spesero (???) questi soldi già pubblici , ovvero Maroni e Salvini,  avranno rispettivamente 139 e 121 anni. Adesso la Corte di Giustizia europea ha ordinato all’Italia di recuperare 5 miliardi di ICI non versata dagli enti religiosi cattolici che lucrano con commerci vari. E mai richiesta dai compiacenti governi clericali di sinistra, di centro e di destra del nostro paese, dove si tartassa il galantuomo che paga le imposte e si risparmia la chiesa cattolica che possiede il 20% dell’intero  patrimonio immobiliare italiano, ovvero 120 mila immobili. Spetterà ora alla Commissione europea, e in particolare alla commissaria alla Concorrenza, Margrethe Vestager valutare, insieme con il governo Conte, le modalità di recupero delle imposte non riscosse dal 2006.

Già compiangiamo la povera Margrethe costretta a riunioni con Conte (santino di padre Pio), con Di Maio (reliquia di S. Gennaro) e con Salvini (rosario in tasca). Ovvero, senso dello Stato zero.

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