Dunque dopo 4 volumi dei “Meridiani” dedicati al giornalismo italiano con un Vittorio Feltri di troppo e un Antonio Cederna di meno – anzi, per niente – non rimane che attendere il debutto del figliuolo…
andrea costa – 7 dicembre 2018
Dunque dopo 4 volumi dei “Meridiani” dedicati al giornalismo italiano con un Vittorio Feltri di troppo e un Antonio Cederna di meno – anzi, per niente – non rimane che attendere il debutto del figliuolo…
andrea costa – 7 dicembre 2018
+++Camerun: tre missionari rapiti in sud-ovest anglofono+++
aspettiamo domani di leggere Gramellini, che ci spiega come si possa dire messa anche nella chiesa vicino casa….
riccardo mastrorillo – 26-11-2108
Battista, detto Diba, digiuno di dottrine politiche e recordman cambiaidee secondo gli interessi, ha creduto di lodare il padre definendolo “fascista liberale”. Lo ringraziamo moltissimo perché ci ha fatto precipitare nei ricordi della prima infanzia, quando all’asilo andava di moda una barzelletta, per quei tempi persino audace.
A.: Lo sai che differenza c’è tra lo scolapasta e il water?
B. (dopo aversi pensato un po’ su): Non lo so.
A.: Ammazza, che confusione c’è in casa tua!
E giù tutti a ridere.
la lepre marzolina – 19 novembre 2018
Giornalista: Ma perché non parlare seriamente del Ponte Morandi, della città spezzata?
Grillo: «Cosa è una domanda o una supplica?».
Giornalista: Un giornalista non supplica mai.
Grillo: «Allora tu torni dal tuo direttore e gli dici che voglio 30 mila euro… Ma per il Secolo XIX faccio una tariffa speciale. Sono 30 mila senza l’Iva, dieci domande. Qualcuno deve pagare il mio tempo».
Giornalista: Be’ ma sul suo blog ci sono fior fiore di spot, anche dei traghetti…
Grillo: «Pagano il blog».
Giornalista: Ma rilascia fattura per l’intervista?
Grillo: «Ci mancherebbe altro».
Giornalista: Però sul ponte la città si aspetta che Beppe Grillo dica qualcosa.
Grillo: «Non insistere, servono 30 mila euro».
Con il suo urlo in aula «e vai, assolto! assolto!» Bongiorno trasformò l’Andreotti mafioso, giudicato colpevole ma salvato dalla prescrizione, in un innocente perseguitato dalla giustizia. E la stampa nazionale, assetata di menzogne, la prese sul serio. Fu uno dei punti più bassi della propaganda di massa.
Come avviene nei gialli, l’assassino è tornato sul luogo del delitto. Così Bongiorno, ora specializzata in crimini dei “colletti bianchi”, quasi sempre impuniti perché salvati proprio dalla prescrizione, si è buttata in prima linea per distruggere l’iniziativa politica del m5s su quello che è uno scandalo che ci ha rimproverato persino l’Europa. Ovviamente c’è riuscita e ha truffato i poveri casaleggini, che sono usciti dallo scontro convinti d’aver vinto , e invece avevano perduto ancora una volta. E con loro gli italiani imbrogliati da dichiarazioni tanto roboanti quanto fasulle. Non siamo in grado di dire se Bongiorno, festeggiando con Salvini questa nuova umiliazione imposta a Di Maio, abbia ripetuto il suo urlo di vittoria “e vai…”. Ma l’avvocata dovrebbe sapere che questa volta corre un grosso rischio: riuscirà a evitare l’accusa di circonvenzione di incapaci?
la lepre marzolina – venerdì 9 novembre 2018
Veramente bella la festa dei casaleggini… Dopo aver lavorato per mesi 28 ore al giorno finalmente un po’ di evasione…
la lepre marzolina – 21 ottobre 2018
Manovra, Di Maio: «2,4% non cambierà, siamo uno Stato sovrano». Con la dovuta premessa che dobbiamo tutti ringraziare il “governo del cambiamento” perché ci riporta alla gioventù, quando protestavamo contro i condoni fiscali fatti da Rumor (chissà a quanti millennials dice qualcosa questo nome) o da Andreotti. Il cambiamento è autentico, ci ritornano i capelli neri e pelle fresca come quelli di Di Maio, ci possiamo tutti iscrivere alla Dc, corrente dorotea o corrente mafiosa. Dobbiamo anche ringraziare il v. presidente (quello che non conta nulla) per aver eletto alla Rai un Presidente di Garanzia dell’estrema destra (dato che come è noto non esistono più né destra né sinistra)… e così via… Tolleriamo tutto, ma non l’ultima goccia. Ci rimane indigesta la scimmiottatura da parte dei casallegini persino del linguaggio nazionalista di Salvini e di Orban. Assimilare il linguaggio altrui è il primo segno sicuro che si è morti.
la lepre marzolina – 25 ottobre 2018
La Lega Ladrona minaccia Fazio che ha intenzione di invitare in trasmissione il sindaco (o ex?) di Riace. E prepara interrogazioni parlamentari. La motivazione è che «La tv pubblica non può divulgare modelli distorti e lontani dalla legalità». Soprattutto la Tv regalata da Renzi all’estrema destra. Ma il povero Fazio come può sostituire all’ultimo momento un personaggio così popolare? Noi un’idea l’abbiamo. Per educare i giovani alla virtù politica basterebbe invitare una figura vicinissima a Salvini: per esempio, Bossi, vero modello leghista di smaneggiamento di quattrini pubblici. O lo stesso Salvini, il modello rateizzato.
la lepre marzolina – 19 ottobre 2018
Il comportamento della Francia sui migranti è di una gravità estrema. Molto peggio dei respingimenti verso la Libia perpetrati da Minniti prima e Salvini poi. È infatti notorio che l’Italia, piena di razzisti, nazionalisti, sovranisti e manine non possa essere considerata luogo sicuro per i migranti. A loro dovrebbe chiedere scusa Macron… non all’Italia.
di riccardo mastrorillo – 20 ottobre 2018
Il ministro Savona è veramente coerente: odia l’euro, ma lo odia così tanto, ma così tanto che proprio non lo può vedere e (come scrive il Corriere) persino i suoi euro personali li esilia in Svizzera.
la lepre marzolina – 15 ottobre 2018
Questa notte una motovedetta libica ha sequestrato due pescherecci italiani (in acque internazionali). Erano anni che non succedeva, la coincidenza con il fatto che i libici siano stati da poco riforniti di motovedette dal governo italiano è certamente una manipolazione dei mercati contro il governo gialloverde.
riccardo mastrorillo – 10 ottobre 2018
Salvini a Juncker: “Parlo solo con persone sobrie”. Ma soltanto persone non sobrie possono parlare con Salvini. O totalmente rimbambiti dal potere novello, come i grillini, che neppure si accorgono che il leader di Lega Ladrona li sta sospingendo con sempre maggiore decisione verso la fuoriuscita dall’Euro. E che il Def non è una loro vittoria ma solo lo strumento con cui il sovranista li ha intrappolati e resi ostaggio.
PS: Ma è mai possibile che non c’è un ministro degli esteri (o un ministro dell’economia, per non dire di un presidente del consiglio) che abbia uno straccio di dignità che lo porti ad avvertire: “La prossima volta, caro Salvini, che dai giudizi o fai dichiarazioni su argomenti che assolutamente non sono di tua competenza, ma esclusivamente mia, mi dimetto, così semplicemente, ma davvero”.
la lepre marzolina – 2 ottobre 2018
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