Archivi categoria: cronache da palazzo

arrestata l’ascesa di salvini – qualche considerazione sul voto in Umbria

di riccardo mastrorillo

L’entusiasmo esasperato di coloro che hanno definito il risultato delle Regionali in Umbria, come il “trionfo” della Lega, ci pare eccessivo. Crediamo sia opportuno riportare le valutazioni del voto del 27 ottobre dentro binari di logica e prudente osservazione oggettiva.

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NON CHIAMIAMOLO INCIUCIO

di riccardo mastrorillo

Abbiamo già ricordato come le nostre istituzioni siano improntate ad un regime di repubblica parlamentare, dove alla base e al principio di ogni azione politica vi è il mandato concesso, secondo i principi della democrazia rappresentativa, dagli elettori ai parlamentari: “Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato.” (art. 67 della Costituzione) Continua la lettura di NON CHIAMIAMOLO INCIUCIO

La democrazia parlamentare e le crisi twitterannunciate

ll 12 agosto la Conferenza dei presidenti di Gruppo del Senato si è riunita per decidere quando calendarizzare la mozione di sfiducia, presentata dalla Lega, contro il governo Conte.

Al di là dell’esilarante constatazione che la Lega ha presentato una mozione di sfiducia contro il governo in cui, il suo segretario, è vicepresidente, constatiamo che questa urgente riunione dei capigruppo viene tenuta, non per un’emergenza nazionale o internazionale, ma semplicemente perché Salvini ha deciso che i parlamentari “devono muovere il culo e venire a Roma”, perché lui ha deciso che si deve votare. Continua la lettura di La democrazia parlamentare e le crisi twitterannunciate

in difesa del presidente Fico, un’altra lezione di stile

di riccardo mastrorillo

Questa mattina, nel corso della discussione sul disegno di legge di Riforma Costituzionale, per la riduzione del numero dei Parlamentari, è accaduto un fatto di qualche interesse: i deputati del partito democratico hanno contestato duramente il Presidente della Camera, reo, a, detta loro, di aver dichiarato inammissibili una serie di emendamenti.

Il Pd è dichiaratamente favorevole alla riduzione del numero dei parlamentati e, gli emendamenti in questione, miravano ad introdurre modifiche sull’elettorato attivo e passivo, sulla composizione e poteri dei due rami del parlamento e sul bicameralismo perfetto. Continua la lettura di in difesa del presidente Fico, un’altra lezione di stile

LA COMMON LAW ALL’AMATRICIANA

di riccardo mastrorillo

Il 16 e 17 aprile sono state presentate le liste alle Elezioni Europee, la normativa prevede che siano necessarie, per la presentazione, 30.000 firme per ogni Circoscrizione Elettorale “almeno il 10% del predetto numero minimo (corrispondente ad almeno 3.000 elettori) deve risultare iscritto nelle liste elettorali di ognuna delle regioni che fa parte della circoscrizione, pena la nullità della lista”, questo significa, in particolare per la Regione Valle D’Aosta, che bisogna raccogliere un numero di firme pari al 6,46% dei voti validamente espressi nella precedente tornata elettorale. Continua la lettura di LA COMMON LAW ALL’AMATRICIANA

Le congiunzioni astrali

riccardo mastrorillo

Non vogliamo e non possiamo parlare delle pesantissime accuse per le quali il Presidente dell’assemblea di Roma Capitale è stato condotto in carcere, con una misura cautelare che comunque e sempre abbiamo considerato e consideriamo eccessiva. Attenderemo fiduciosi l’esito dell’inchiesta e la conclusione dei processi prima di fare considerazioni o commenti sulle eventuali responsabilità penali a cui potrebbe essere chiamato Marcello De Vito. Siamo e restiamo garantisti ed infatti vogliamo parlare d’altro.

Luigi Di Maio questa mattina ha annunciato l’espulsione dell’indagato dal movimento “Marcello De Vito è fuori dal Movimento 5 Stelle. Mi assumo io la responsabilità di questa decisione, come capo politico, e l’ho già comunicata ai probiviri. Non è una questione di garantismo o giustizialismo, è una questione di responsabilità politica e morale: è evidente che anche solo essere arrivati a questo, essersi presumibilmente avvicinati a certe dinamiche, per un eletto del Movimento, è inaccettabile” Continua la lettura di Le congiunzioni astrali

LE REGIONALI IN ABRUZZO

di riccardo mastrorillo

Le elezioni regionali in Abruzzo hanno dato un segnale importante, a meno di un anno dalle ultime politiche e qualche mese prima delle imminenti elezioni europee. Certo va detto con chiarezza che, trattandosi di elezioni regionali, l’incidenza delle tematiche locali, non ci consente di poter trarre delle conclusioni che hanno un valore nazionale. Ma i temi della campagna elettorale, soprattutto negli interventi dei leader nazionali, sono stati spiccatamente generali. Continua la lettura di LE REGIONALI IN ABRUZZO

l’esercizio provvisorio

riccardo mastrorillo

Molti storici pongono nel 1215, con la firma da parte del Re d’Inghilterra della “Magna Carta”, la nascita del sistema parlamentare. Quella carta stabiliva che il sovrano non potesse esigere tasse senza il consenso del Parlamento. Per questo motivo in qualsiasi paese del mondo, la legge di bilancio e la legge finanziaria, vengono votate coscientemente dal Parlamento.

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L’errore di fondo e la cialtroneria al potere

di  riccardo mastrorillo

Non sappiamo se le supposte resistenze da parte dei funzionari del Mef per trovare le coperture economiche per il reddito di cittadinanza, derivino da una volontà di boicottaggio, da una chiusura ideologica o da un’effettiva difficoltà tecnica, ma poco importa.

La politica, e non solo, in special modo in Italia, si scontra quotidianamente con la burocrazia, ma vi è un sotteso preoccupante nelle accuse striscianti lanciate da Casalino, ma anche da altri autorevoli esponenti pentastellati, cioè una concezione della politica riduttiva.

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LA POLITICA CHE NON C’E’ PIU’

di  riccardo mastrorillo

Il 4 settembre alla Camera si è svolta, con sorprendente ritardo, l’informativa del governo sul crollo del ponte Morandi a Genova. Al termine dell’informativa sono state presentate e votate alcune risoluzioni. Citazione da Wikipedia: «La risoluzione è uno degli atti con cui il Parlamento indirizza il Governo. Non ha valore formale ma meramente procedurale, non incide giuridicamente sulla vita del Governo, infatti in caso di voto contrario non è tenuto a dimettersi, a meno che non vi abbia posto la questione di fiducia, ma ha valore politico. Affini alle mozioni, vengono presentate a conclusione di un dibattito.» Si potrebbe discettare a lungo sullo scarso valore di alcuni strumenti parlamentari, come appunto le risoluzioni, gli ordini del giorno e negli ultimi anni le stesse mozioni, ma non è questo l’argomento emergente. E’ chiaro quindi che la risoluzione è un indirizzo politico che viene dato al governo, quindi si tratta di considerazioni e indirizzi di natura non giuridica: non sono certo vincolanti come le leggi o come la Costituzione, ma pare che anche di  queste due, alcuni autorevoli membri del governo sembrino avere delle difficoltà a tenerli da conto….

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