di riccardo mastrorillo
Massimo Teodori, sull’huffingtonpost, ci spiega che l’alleanza democratica con i 5 stelle è una strategia illusoria e un errore politico, affermando che «Il Movimento 5 Stelle non ha alcuna caratteristica di un movimento politico degno di questo nome: non l’insediamento territoriale, non il voto strutturato, e neppure un obiettivo politico sia pure visionario come ai primi tempi». In queste affermazioni si esplica la nuova geniale linea, condivisa dagli opinionisti più in voga, dai sostenitori della politica “alta”, dai conservatori reazionari, di cui la sinistra è piena, dai “benpensanti” nostrani. In questi giorni nelle trasmissioni televisive è un fiorire di impeccabili giornalisti che non perdono occasione di rimbrottare, contestare e mettere in evidenza le contraddizioni del politico 5stelle di turno, talvolta con un accanimento incomprensibile. Ovviamente quegli stessi giornalisti non si sognerebbero mai di chiedere conto a Salvini della sua conversione europeista, di domandare che fine abbia fatto Bagnai e le teorie sul ritorno alla lira. Continua la lettura di Il pregiudizio dei benpensanti sui cinque stelle