Sgarbi, assenteista e banderuola

[nella foto, Vittorio Sgarbi, mentre lavora alla Camera]

Il fatto delle giornata: Il deputato Sgarbi ci dà due notizie: 1) Virginia Raggi ha fatto la cameriera e 2) egli lancia possibilità di un’alleanza elettorale con Calenda per conquistare il Campidoglio. Il che la dice lunghissima su questi due soldati di ventura, esemplari massimi del trasformismo italico.

Riprendo dal titolo di Repubblica.it: «Il “senatore” Sgarbi (ulteriore prova del rovinoso decadimento di professionalità giornalistica della “La Repubblica 3.0”) presenta la sua lista e poi attacca: “Prima di fare il sindaco, faceva la cameriera in uno studio di avvocati”. Inevitabile la replica su twitter». Poi: «Rinascimento …o andrà da sola o in alleanza con il centrodestra in modo stabile. Oppure, in modo spericolato, ho proposto una lista Calenda-Sgarbi». Per l’avventuriero, Salvini, Meloni o Calenda pari sono. Non ha del tutto torto.

Ovviamente Raggi ha replicato che non è disonorevole il mestiere della cameriera. Ma ci poteva andare ancora più pesante, ricordando al deputato e all’elettorato tutto che è meglio lavorare che essere assenteista dal lavoro e truffare lo Stato.

Consigliamo alla Sindaca di Roma di diffondere il curriculum di questo guitto che è costretto a urlare quotidianamente scurrilità a destra e a manca per stare sul palcoscenico e per far dimenticare il suo passato.

Infatti. Nel 1996 passa in giudicato la sentenza che lo condanna per truffa aggravata e continuata e falso ai danni dello Stato, per produzione di documenti falsi e assenteismo nel periodo 1989-1990, mentre era dipendente del Ministero dei Beni culturali. La condanna è a 6 mesi e 10 giorni di reclusione e 700 mila lire di multa.

Nonché. Sgarbi ha il record mondiale di trasformismo. Ha cambiato casacca una ventina di volte (il calcolo preciso è difficile), pur di acchiappare uno stipendio pubblico :

1) Unione Monarchica Italiana, 2) Partito Comunista Italiano, accettando la proposta di candidarsi al consiglio comunale di Pesaro, nel 1990, candidatura poi fallita per avere contemporaneamente accettato anche la proposta di candidato per il PSI, 3) Partito Socialista Italiano, per il quale è stato eletto nel 1990 consigliere comunale a San Severino Marche; 4) DC-5) MSI, alleanza con la quale è stato eletto sindaco di San Severino Marche nel 1992; 6) Partito Liberale Italiano, per il quale è stato deputato nel 1992; 7) Forza Italia, con la quale è stato eletto deputato nel 1994, nel 1996, nel 2001 e 2018; 8) Partito Federalista, che ha fondato nel 1995 e poi lasciato per aderire alla 9) Lista Pannella-Sgarbi; “I Liberal – Sgarbi”, movimento da lui fondato nel 1999; 10) “Polo Laico”, movimento effimero esistito nel 2000 per garantire una rappresentanza alle elezioni dell’anno successivo ai Liberali e ai Radicali Italiani; 11) Lista Consumatori, con la quale si è candidato, per le Politiche del 2006, senza essere eletto; 12) UDC-DC, alleanza con la quale è stato eletto sindaco di Salemi nel 2008; 13) Movimento per le Autonomie con il quale è stato candidato alle Elezioni europee del 2009 nel cartello elettorale “L’Autonomia” nella circoscrizione Isole; 14) Rete Liberal Sgarbi-Riformisti e Liberali nelle elezioni regionali 2010 del Lazio; 15) “Partito della Rivoluzione-Laboratorio Sgarbi”, movimento politico fondato dallo stesso Sgarbi ufficialmente il 14 luglio 2012; 16) “Intesa Popolare”, partito fondato nel 2013 assieme a Giampiero Catone; 17) i Verdi, in occasione delle elezioni comunali a Urbino del 2014, hanno sostenuto la sua iniziale candidatura a sindaco e poi la proposta al sindaco eletto di nominarlo assessore alla Cultura del Comune di Urbino, a seguito dell’alleanza tra i Verdi e la coalizione di Centrodestra, guidata da Maurizio Gambini; 18) “Rinascimento”, partito da lui fondato con Giulio Tremonti nel 2017 con il quale inizialmente si candida come governatore alle Regionali in Sicilia; in seguito appoggerà la candidatura di Nello Musumeci per la coalizione di centrodestra, che risulterà eletto. In vista delle elezioni politiche del 2018 il partito si federa con Forza Italia; Alleanza di Centro, il 12 dicembre 2019, nel gruppo misto della Camera, sei giorni dopo che Sgarbi abbia lasciato il gruppo di Forza Italia, si costituisce la componente Noi con l’Italia – USEI – Alleanza di Centro”, poi divenuta, il successivo 18 dicembre, “Noi con l’Italia – USEI – Cambiamo! – Alleanza di Centro.

(Da registrare la giusta protesta dei “rifondaroli” che si sentono discriminati da Sgarbi che ha trafficato con tutti i partiti, dall’estrema destra a tutta la sinistra, meno che con Rifondazione comunista).

Si è più volte dichiarato ateo e cattolico.

Compulsivo finanziatore di Marco Travaglio, cui ha versato cospicue somme di denaro in seguito a condanne per diffamazione.

Professionista in turpiloquio televisivo, radiofonico e parlamentare.

Strenuo negazionista, collabora – tra gli altri – con Salvini e Zangrillo alla diffusione del Covid 19 in Italia.

2 commenti su “Sgarbi, assenteista e banderuola”

  1. Ma la colpa è solo in parte sua; lo è soprattutto di chi lo ha accolto in lista, lo ha sostenuto e votato.
    Ricorda un altro politico, molto meno indecente per fortuna, di cui si diceva, per farlo digerire ai vecchi compagni e ai dubbiosi “… vabbè, però ci farà vincere”. Si è visto e si vede come è andata a finire.

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