INCOSCIENTI, CHE STIAMO ASPETTANDO?

«IL PAPA PREGA IL CROCIFISSO CHE CI SALVÒ DALLA PESTE». Cosi “Il Tempo” di Roma, ma anche i telegiornali pubblici. Fa piacere vedere che il main-stream clericale non ha dubbi.  I superstiziosi non conoscono il condizionale. Ma non capisco cosa stiamo aspettando? Il picco del numero dei morti? Conte faccia subito un decreto legge per sospendere la quarantena che tanti danni fa all’economia, faccia tornare a casa medici e infermieri, le forze dell’ordine si riposino, le borse crescano, non spendiamo quattrini per la ricerca su un vaccino inutile o per nuovi ospedali: abbiamo sotto gli occhi la soluzione. Fa rabbia che non ci abbiano pensato prima. Il Papa, diciamoci la verità, dovrebbe fare meglio e più tempestivamente il suo lavoro. Ha tra le mani chi “ci salvò dalla peste” e perde tempo. Basta che Bertolaso col crocifisso miracoloso  giri per alcune ore per le strade e ospedali di Bergamo, tanto per fare un esempio, e come nel 1522,  il coronavirus sparirà in una sola giornata. Non vorrete pensare che chi “salvò dalla peste” i romani faccia la brutta figura di essere inefficace con un’influenzaccia qualsiasi…

la lepre marzolina – lunedì 16 marzo 2020

4 commenti su “INCOSCIENTI, CHE STIAMO ASPETTANDO?”

  1. Gli intelligenti dicono cose intelligenti. I cretini cose cretine. Ma, di solito, ci vuole la religione per far dire anche agli intelligenti cose cretine.

  2. Non so perchè, ma pur con tutto il mio anticlericalismo, in questo articolo vedo un notevole cattivo gusto…

  3. Red.: Io invece noto che là dove accadono calamità naturali o sanitarie la religione, o meglio gli uomini che pretendono di parlare a suo nome, si precipitano come sciacalli a rinfocolare la superstizione in chiave antiscientifica. Che un giornale titoli sul crocifisso che “ci salvò dalla peste” lo trovo addirittura osceno e persino offensivo per quegli illusi che muoiono o rischiano di morire per studiare altri sistemi per contrastare le malattie. Sarà una cretinata, ma preferisco l’apporto di chi esperimenta, studia e si sacrifica a chi torna indietro di cinque secoli per blandire l’ignoranza e le certezze fondate sul nulla. (Come si sbagliava il cardinal Martini quando rimproverò il Vaticano di essere in ritardo di “soli” duecento anni!). [e.ma.]

    1. Cari amici e care amiche,
      io che ho in gran pregio la chiarezza, la chiarezza salveminiana, debbo precisare che i “cretini”, per me, sono i superstiziosi” che si aggrappano alle croci salvifiche e non “e.ma”. di cui condivido tutte le parole di questo articolo. Tanto più bello quanto più volterrianamente spiritoso. Abbracci laici. Gaetano Pecora

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