APPELLO DI GIURISTI PER Il RISPETTO DEI DIRITTI FONDAMENTALI DI TUTTI GLI INDIVIDUI

IN CHIUSURA IL PRIMO ELENCO DEI FIRMATARI

La Costituzione italiana, nel riconoscere i diritti inviolabili delle persone (art. 2) e la loro eguaglianza senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali (art. 3), stabilisce che l’ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme di diritto internazionale consuetudinario (art. 10). Tra queste vi è il divieto di respingimento di una persona verso un Paese dove sussista un serio rischio di essere sottoposti a tortura o a trattamenti inumani o degradanti.

La persona umana, in quanto tale, è protetta dalle convenzioni internazionali che obbligano al salvataggio in mare, come quelle per la salvaguardia della vita umana in mare (SOLAS-Safety of Life at Sea, Londra, 1974), sulla ricerca e il salvataggio marittimo (SAR-International Convention on Maritime Search and Rescue, Amburgo, 1979) e sul diritto del mare (UNCLOS-United Nations Convention on the Law of the Sea, Montego Bay, 1982). In particolare, la Convenzione SAR reca un preciso obbligo di soccorso e assistenza delle persone in mare e il dovere di sbarcare i naufraghi in un posto sicuro.

Con particolare riferimento ai rifugiati, la Convenzione di Ginevra del 1951 sullo statuto dei rifugiati va applicata senza discriminazioni quanto alla razza, alla religione o al paese d’origine (art. 3). Essa vieta l’espulsione o il respingimento, in qualsiasi modo, di un rifugiato “verso i confini di territori in cui la sua vita o la sua libertà sarebbero minacciate a motivo della sua razza, della sua religione, della sua cittadinanza, della sua appartenenza a un gruppo sociale o delle sue opinioni politiche” (art. 33).

Anche la prassi delle espulsioni collettive, che, come tali, prescindono dall’esame delle posizioni individuali, non è ammissibile, in quanto vietata dall’art. 4 del Protocollo n. 4 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo; ciò è stato ripetutamente affermato dalla Corte europea dei diritti dell’uomo.

L’art. 10 della Costituzione italiana attribuisce al Parlamento la competenza a disciplinare la condizione giuridica degli stranieri, in conformità con le norme internazionali. Con tale disposizione è incompatibile l’orientamento consistente nella conclusione di accordi internazionali informali incidenti sulla condizione dello straniero. Secondo il testo unico sull’immigrazione: “Allo straniero comunque presente alla frontiera o nel territorio dello Stato sono riconosciuti i diritti fondamentali della persona umana previsti dalle norme di diritto interno, dalle convenzioni internazionali in vigore e dai princìpi di diritto internazionale generalmente riconosciuti” (art. 2).

Il medesimo art. 10 della Costituzione riconosce il diritto di asilo a favore di coloro ai quali sia impedito nel loro paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana.

I sottoscritti ricordano inoltre la disciplina contenuta negli articoli 13 della Costituzione e 5 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo sui limiti che incontrano i provvedimenti limitativi o privativi della libertà personale.

Ricordano ancora che, in Italia, la potestà legislativa è esercitata nel rispetto della Costituzione (art. 117), nonché dei vincoli derivanti dall’ordinamento europeo e dagli obblighi internazionali; e che la Costituzione promuove e favorisce accordi e organizzazioni internazionali intesi ad affermare e regolare i diritti del lavoro (art. 35).

I diritti della persona umana sono tutelati altresì nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, anch’essa obbligatoria per l’Italia e che, come tutto l’ordinamento giuridico dell’Unione, si impone sulle leggi interne e deve essere applicata dagli operatori giuridici nazionali.

Sulla base di quanto precede, i sottoscritti esprimono viva preoccupazione nei confronti di prassi e orientamenti legislativi progressivamente emersi negli ultimi anni, i quali sono contrari ai valori costituzionali e allo stato di diritto; chiedono con forza che si abbandonino siffatte prassi e orientamenti e si effettuino scelte legislative coerenti con i principi fondamentali della Costituzione italiana e con i diritti umani di ogni individuo, solennemente affermati dalla Dichiarazione universale del 1948.

 

Amos Andreoni, Università di Roma “Sapienza”

Andrea Allamprese, Università di Modena e Reggio Emilia

Gaetano Azzariti, Università di Roma “Sapienza”

Marco Barbieri, Università di Foggia

Lauralba Bellardi, Università di Bari Aldo Moro

Alessandro Bellavista, Università di Palermo

Nerina Boschiero, Università statale di Milano

Umberto Carabelli, Direttore della Rivista Giuridica del Lavoro e della Previdenza sociale

Giuseppe Cataldi, Università di Napoli “L’Orientale”

Gianni Cellamare, Università di Bari Aldo Moro

Angelo Antonio Cervati, Università di Roma “Sapienza”

Nicola Colaianni, Università di Bari Aldo Moro

Pasquale Colella, Università di Salerno

Pierluigi Consorti, Università di Pisa

Carmela Decaro, LUISS “Giudo Carli”

Ugo De Siervo, presidente emerito della Corte costituzionale

Marcello Di Filippo, Università di Pisa

Antonio Di Stasi, Università politecnica delle Marche

Madia D’Onghia, Università di Foggia

Chiara Favilli, Università di Firenze

Luigi Ferrajoli, Università di Roma TRE

Pietro Gargiulo, Università di Teramo

Luciano Garofalo, Università di Bari Aldo Moro

Donata Gottardi, Università di Verona

Giancarlo Guarino, Università di Napoli “Federico II”

Ivan Ingravallo, Università di Bari Aldo Moro

Sergio Lariccia, Università di Roma “Sapienza”

Andrea Lassandari, Università di Bologna

Vito Sandro Leccese, Università di Bari Aldo Moro

Gabriella Leone, Università di Bari Aldo Moro

Monica McBritton, Università del Salento

Giovanni Orlandini, Università di Siena

Lina Panella, Università di Messina

Luigi Pannarale, Università di Bari Aldo Moro

Valentina Pasquarella, Università di Foggia

Vito Pinto, Università di Bari Aldo Moro

Riccardo Pisillo Mazzeschi, Università di Siena

Giuseppe Antonio Recchia, Università di Bari Aldo Moro

Angelica Riccardi, Università di Bari Aldo Moro

Gianni Roma, Università di Bari Aldo Moro

Mario Rusciano, Università di Napoli “Federico II”

Giorgio Sacerdoti, Università Bocconi

Tullio Scovazzi, Università di Milano Bicocca

Ilaria Tani, Università di Milano Bicocca

Giuseppe Tesauro, presidente emerito della Corte costituzionale

Alessandro Torre, Università di Bari Aldo Moro

Ennio Triggiani, Università di Bari Aldo Moro

Bruno Veneziani, Università di Bari Aldo Moro

Ugo Villani, Università di Bari Aldo Moro

Aurora Adriana Vimercati, Università di Bari Aldo Moro

Francesco Viola, Università di Palermo

Luigi Volpe, Università di Bari Aldo Moro

Francesco Zanchini di Castiglionchio, Università di Teramo

Claudio Zanghì, Università di Roma “Sapienza”

Lorenzo Zoppoli, Università di Napoli “Federico II”

20 febbraio 2019

appellogiuristi@gmail.com

Un commento su “APPELLO DI GIURISTI PER Il RISPETTO DEI DIRITTI FONDAMENTALI DI TUTTI GLI INDIVIDUI”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.