IO NON ME NE VADO

di mauro berruto
Ct Nazionale Italiana Volley 2010-2015

Cialtroni.
Il vostro difetto non è l’incapacità, ma l’arroganza.
La vostra colpa non è di non aver idea di come si governi un Paese, ma quello di credere di saperlo fare e di aver fatto credere di saperlo fare.
Vi siete smentiti su tutto. Avete dimostrato un’incompetenza abissale, tipica di chi crede di poter parlare di immunologia avendo studiato su Facebook, di politiche del lavoro avendo fatto lo steward al San Paolo o di riforma dello sport avendo fatto l’istruttore in una palestra della Virgin (gli esempi si riferiscono a fatti e persone realmente esistiti!).
Decine di piroette da circo non vi risparmiano il fatto di esservi dimostrati più trasformisti dei peggiori trasformisti.
Avete fatto retromarcia su Euro, Europa, salvataggi delle banche, streaming, impeachment, Tap, Tav, Ilva, chiusure domenicali, alleanze di governo, voti di fiducia, Nato, Ius soli, accise, condoni, trivellazioni, F35 e chissà quante altre cose. Sono talmente tante che non riesco a ricordare!
Siete il peggior governo della storia di questo Paese e siete riusciti a raggiungere questo traguardo in poco più di sei mesi.

Nonostante questo non accettate l’evidenza di essere inadeguati.
Sarete spazzati via dalla storia, questo è certo.
Ma prima farete dei danni. Tanti.
Lascerete morti e feriti sul campo (e in mare) e ci vorrà del tempo prima di poter calcolare per bene il disastro creato e il deserto intellettuale e morale che avrete generato.
Sì, perché oltre ai danni all’economia, al mondo del lavoro, alla salute (proprio quella fisica) del Paese, alla capacità di aver ridato polmoni a odio, rabbia, razzismo, fascismo ci saranno anche danni che non si potranno quantificare con la calcolatrice, quelli che farete agli esseri umani. Non mi riferisco (solo) agli stranieri con la cui vita giocate, tenendoli in mezzo al mare in un modo disumano o ai clochard a cui vi bullate di buttare le coperte in un cassonetto, ma al cervello e all’umanità di tanto nostri connazionali, specialmente quelli più giovani. State insegnando ai ragazzi, ai nostri giovani, che studiare non serve a niente, state seminando incompetenza, bullismo, arroganza, sfregio delle istituzioni di qualunque genere.
Siete riusciti a sbeffeggiare lo Stato, la Chiesa, il Presidente della Repubblica, il Papa.
Avete sventolato il Vangelo e il Rosario usandoli come quei fondamentalisti dai quali ci dite di volerci difendere. Un po’ come offrire un bicchiere di acqua zuccherata dentro a cui c’è una pillola di veleno. È perfino peggio dell’essere crudeli e basta: significa essere crudeli con metodo, con premeditazione. Quelle persone in difficoltà (di nuovo parlo dei nostri concittadini non degli immigrati) che avete strumentalmente usato per raggiungere il vostro scopo, sono la vostra spada di Damocle e saranno proprio loro a travolgervi e a spazzarvi via. Proprio quelle persone che hanno paura, che fanno fatica davvero (mentre la madre della vice Presidente del Senato ricorre al Tar, perdendo, alla richiesta di lasciare una casa popolare). Proprio perché avete giocato con la loro paura e rabbia.
Nel frattempo continuate pure ad attaccare quella che voi chiamate élite.
Per dire, avete schedato gli uomini di scienza. Sono operazioni che se aveste studiato un po’ di storia, vi farebbero venire in mente qualcosa di già visto.
Sicuramente, ai più anziani, qualcosa viene in mente di sicuro: ne hanno già viste di persone come voi.
Peggio di voi, forse, no. Non credo sia possibile, ma di gentaglia arrogante e inadeguata ne è già passata tanta e alla fine, ineluttabilmente, è stata spazzata via. Non passerà giorno, in questo 2019, in cui io e tanti altri faremo tutto il possibile per accelerare il fatto che voi diventiate un orribile ricordo. Qualcosa di talmente spregevole da non poter dimenticare, in modo da diventare uno di quei vaccini, ai quale (infatti) non credete.
Voi e i vostri eroi, bulletti di periferia, che buttano nei cassonetti le coperte ai senzatetto, che sfilano urlando slogan razzisti, che metteranno in tasca il reddito di cittadinanza (se mai almeno questo lo farete) continuando a lavorare regolarmente in nero, che condoneranno un’evasione fiscale o una casa fuorilegge a Ischia.
Un po’ come quei sciacalli che ridevano alla notizia del terremoto. Ricordate? Un po’ come quegli artigiani che: “Finalmente al governo qualcuno di onesto! Dottore, facciamo 120 euro con la fattura o 100 cash e non ci pensiamo più?”
Già, “l’onestà tornerà di moda” dicevate, insegnando al Paese la disonestà.
Siete macellai che si fingono chef di ristoranti vegani.
Vi ha presi a schiaffi istituzionali il Presidente Mattarella, nel suo discorso al Paese, vi prenderà a schiaffi il Paese, democraticamente, ci mancherebbe.
Perché questo è il Paese di Dante Alighieri, di Leonardo, di Michelangelo, di Giotto, di San Francesco, di De Gasperi, di Einaudi, di Togliatti, di Berlinguer, di Pertini e guardate cosa arrivo a dire, cari cialtroni, persino di Almirante.
Questo è il Paese di Venezia, di Firenze, di Siena, di Roma, di Napoli, di Palermo, di Torino. Dell’arte, della cultura, della scienza, della tecnologia, della biodiversità. Ma come è possibile che tutto questo sia finito nelle vostre mani sciagurate? Non solo qualcuno lo ha permesso, creando un vuoto riempito dal vostro livore e dalla vostra arroganza, ma c’è anche chi ha preferito stare a guardare.
“Odio gli indifferenti”, diceva Antonio Gramsci e io non sopporto più né voi né tutti quelli che vi stanno a guardare, senza fare o dire niente.
Siete la sciagura di questo Paese, che grazie al cielo, è talmente grande, pieno di intelligenza e di bellezza che vi spazzerà via e vi condannerà a dover rappresentare per sempre l’esempio perfetto dell’incompetenza assoluta, del vuoto morale e culturale.
Io non vado via.
Resto qui a presidiare il territorio e a fare quello che posso per restituirlo, ripulito da questa immondizia, a chi verrà dopo grazie a una doppia operazione: un Risorgimento, che ci restituisca un’unità nazionale vera, (niente a che fare con quello che fate finta di raccontare) e un Rinascimento, di bellezza, di cultura, di ambizioni, di sogni.
Io non vado via. Resto qui, perché il mio Paese lo rivoglio indietro.
E quando infilare un messaggio di odio fra un paio di foto di gattini o del piatto della cena non funzionerà più, questo Paese ritornerà ad essere il più bello del mondo.
Sì, perché questo crimine è proprio imperdonabile: avete imbruttito il Paese più bello del mondo. Siete vandali che hanno disegnato i baffi sulla tela della Gioconda, avete abbattuto con le vostre ruspe il Colosseo e la Torre di Pisa, avete imbrattato con lo spray e con una frase volgare e sgrammaticata il marmo della Valle dei Templi.
Ricostruiremo, ripuliremo e ricorderemo.
Perché siete un pericolosissimo niente, ma non ci sarà nessuna damnatio memoriae per voi.
La vostra maledizione sarà nell’essere ricordati, per sempre.
Come i peggiori.

Senza nessun affetto,

7 commenti su “IO NON ME NE VADO”

  1. Grazie,per questo manifesto, penso che si debba far leggere a milioni di persone, indipendente dai colori politici… avrebbero i giorni contati,e la nostra Italia sarebbe salva…

  2. Condivido pienamente e tutti i giorni mi vengono in mente le parole di una canzone di Dario Fo: “… Noi siamo tutti sulla stessa barca che affonda lentamente e mentre quelli cantano sereni a voi tocca remare.
    Giù con la schiena forza remare che noi vi diamo il tempo e chi a tempo non va si prepari ad emigrare …”. Purtroppo è una canzone di oltre 40 anni ma è sempre attuale. Speriamo veramente che la storia spazzi via questi (tutti i) cialtroni prima che facciano troppi danni.

  3. Grazie per questa sintesi dei disastri in realizzazione: Per fortuna siamo in tanti a pensarla così e anche la loro sicumera è una solenne bugia: cadranno perchè si imbratteranno sempre più di menzogne e brevi slogan da ‘curva sud’, come già dimostrato.

  4. Scusate la colpa di tutti i mali sono Di Maio e Salvini? Dove eravate quando Berlusconi vi faceva divertire con le olgettine. Dove eravate quando l’amico Renzi disintegrava l’articolo 18, sicuramente eravate in letargo.
    I

    1. [Redazione : Critica liberale non era in letargo. Siamo stati tra i primi, se non i primi, ad organizzare la famosa lettera firmata dal mondo azionista contro Berlusconi (primo firmatario Norberto Bobbio) che provocò un contro-manifesto firmato da Giuliano Ferrara, Ernesto Galli della Loggia, Paolo Mieli, Angelo Panebianco, Michele Salvati ed altri contro di noi. Da allora fummo definiti “demonizzatori”. Fummo i fondatori assieme a Paolo Sylos Labini dell’organizzazione “Opposizione civile”, che ben prima dei “girotondi” cercò di coinvolgere la società civile contro Berlusconi e l’inciucio. Naturalmente la rivista non ebbe mai nemmeno un attimo di esitazione sul giudizio da dare su quel periodo storico. Evidentemente il lettore era lui in letargo per non accorgersi di tutto questo. ]

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