DOVERE CIVILE

La c.d. “ribellione”dei sindaci al decreto sicurezza che trasforma arbitrariamente e in violazione  di principi e norme internazionali e interne di rango costituzionale  decine di migliaia di immigrati regolari e con permesso di soggiorno in clandestini, creando gravi condizioni di insicurezza urbana e sovraccaricando le forze dell’ordine, è strumento legittimo di buona e ordinata amministrazione addirittura doverosa, oltre ad obbedire a elementari e imprescindibili valori umanitari in favore di soggetti arbitrariamente privati della protezione umanitaria loro concessa.

Un commento su “DOVERE CIVILE”

  1. Sara’ anche cosi’ – e cioe’ che il decreto sicurezza alimentera’ l’insicurezza nelle citta’ – ma mi chiedo cosa ci sia di liberale nel consentire a chiunque di decidere a propria discrezione se applicare o meno una legge dello stato. Si dice: “perche’ va contro i principi costituzionali”. Ma l’unica autorita’ che puo’ valutare se una legge e’ conforme ai principi della carta e’ la Corte Costituzionale, composta da giuristi, mica da sindaci e men che meno da semplici cittadini. No caro Caputo, mi spiace ma anche lei e’ caduto nel tranello di Salvini, come un sessantottino qualunque, quelli che in nome della lotta di classe ed avendo in odio la “giustizia borghese” pretendevano di scriversi le norme da soli, fra espropri proletari, occupazioni di universita’, picchettaggi violenti nelle fabbriche, scioperi selvaggi ed anche peggio. Un’ultima notazione mi e’ d’obbligo. Andando avanti di questo passo porterete in dote a Salvini il governo della nazione – dio ce ne scampi – su un vassoio non d’argento ma di platino. E per favore, che non ci veniate a dire che e’ stata colpa degli italiani. I responsabili di tutto questo sarete solo voi.

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