CARI DI MAIO E DI BATTISTA, CHI SONO LE PUTTANE?

di ferruccio sansa  (da ilfattoquotidiano.it)

C’è soprattutto disprezzo in quella parola, “puttane”, usata da Di Battista. Per i giornalisti, ma anche per le prostitute. Per le persone in generale. Un modo di esprimersi misero e inadeguato. Prima ancora che grave. Non voglio difendere i giornalisti. Abbiamo le nostre colpe. Tanti sono stati servili in questi anni, invece che vigili. Hanno preferito la dipendenza alla libertà. Come gli italiani, del resto, che hanno osannato prima Berlusconi, poi Monti, poi Renzi e ora Salvini e Di Maio. Come la nostra classe politica peraltro. E qui verrebbe da fare qualche domanda al duo di statisti Di Maio-Di Battista.

Sono puttane solo i giornalisti o anche quelli che per anni hanno soltanto detto “sì”, piegando il capo agli ordini del grande capo?

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«E’ PIÙ FACILE CHE UN CAMMELLO PASSI PER LA CRUNA DI UN AGO, CHE LA  CHIESA CATTOLICA PAGHI LE TASSE EVASE….

Un certo scalpore, ma solo per alcune ore,  si sollevò quando un Tribunale decise, nella sua grande bontà, di rateizzare il tesoretto truffato allo Stato dalla Lega Ladrona di Bossi (confermato quest’anno senatore da Salvini), in comode rate annue di 6oo mila euro. Fine del pagamento il 2094, quando coloro che spesero (???) questi soldi già pubblici , ovvero Maroni e Salvini,  avranno rispettivamente 139 e 121 anni. Adesso la Corte di Giustizia europea ha ordinato all’Italia di recuperare 5 miliardi di ICI non versata dagli enti religiosi cattolici che lucrano con commerci vari. E mai richiesta dai compiacenti governi clericali di sinistra, di centro e di destra del nostro paese, dove si tartassa il galantuomo che paga le imposte e si risparmia la chiesa cattolica che possiede il 20% dell’intero  patrimonio immobiliare italiano, ovvero 120 mila immobili. Spetterà ora alla Commissione europea, e in particolare alla commissaria alla Concorrenza, Margrethe Vestager valutare, insieme con il governo Conte, le modalità di recupero delle imposte non riscosse dal 2006.

Già compiangiamo la povera Margrethe costretta a riunioni con Conte (santino di padre Pio), con Di Maio (reliquia di S. Gennaro) e con Salvini (rosario in tasca). Ovvero, senso dello Stato zero.

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AMMUINA E IL BLOCCO DELLA PRESCRIZIONE

La commedia delle dichiarazioni contraddittorie di ministri e vice ministri, mentre il vice dei due vice tace, sul blocco della prescrizione dopo la sentenza di primo grado che i 5 stelle vogliono inserire nel ddl anticorruzione, rivela un grave deterioramento e degrado del sistema politico, che si fa beffe della funzione legislativa e della stessa funzione nomofilattica ed etico civile del legislatore.
Sostituendo l’effetto annuncio e la più sgradevole autocelebrazione a fatti e a testi propagandati come esistenti ancor prima che vengano scritti, in prima fila dalla stampa amica e media impazziti, infarciti di fake e controfake.
Tutto ciò attenta alla pazienza dei cittadini italiani, sempre più sudditi, ed è oggettivamente offensivo per la stessa dignità delle funzioni di chi, governando, dovrebbe governare tutti coloro che vivono in Italia.
La legge diventa un optional futuro e incerto perdendo la sua caratteristica di norma generale ed astratta di contenuto imperativo.
Diventa opinione da talk show per idioti.

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un fronte popolare vietato a fascisti e razzisti…. e alla politica

Abbiamo letto con attenzione l’appello del sindaco di Napoli  Luigi de Magistris, per “l’unità delle forze che vogliono finalmente attuare in pieno la Costituzione”. Osserviamo che l’appello, più che per la costruzione di un “fronte popolare”, termine che comunque evoca trascorsi complicati nella recente storia italiana, pare più indirizzato alla costruzione di un fronte populista speculare, a sinistra (forse), di quello già messo in campo da SalviMaio. Continua la lettura di un fronte popolare vietato a fascisti e razzisti…. e alla politica

15 novembre 2018: presentazione a roma del programma del Centenario del governo Nitti

Giovedì 15 novembre, alle ore 17,00, presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei ministri a roma, avrà luogo la presentazione del Programma dellecelebrazioni del Centenario del Governo Nitti e l’anteprima del docufilm “Francesco Saverio Nitti. L’ottimismo dell’agire” (prodotto da RAI Storia e programmato in Tv per il 16 novembre) Continua la lettura di 15 novembre 2018: presentazione a roma del programma del Centenario del governo Nitti

SALVINI SOFFIA SULLA PAURA, MA LA CRIMINALITA’ E’ IN CALO

di vittorio emiliani

Matteo Salvini è il ministro che si è visto di meno, credo, al Viminale dal 1946 ad oggi, è sempre in giro per propagandare i suoi slogan (noi tireremo diritto, me ne frego, non cederemo alla Ue di un millimetro, ecc.) e le sue misure sulla sicurezza che in realtà generano nella gente la più grande insicurezza. Come questa legge che consente agli italiani di armarsi con più facilità, anche se gli omicidi volontari continuano a diminuire. Siamo scesi a 343 nel 2017 dai 1.300 di non molti anni fa con un incredibile calo, mentre i residenti stranieri (coi quali spesso si mette in relazione la criminalità) sono aumentati del 580 per cento.

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L’EMARGINAZIONE DELLA STORIA – TESTO INTEGRALE PUBBLICATO SU “NONMOLLARE” N.29

di fulvio cammarano

[Il n. 29 di “nonmollare è stato ripreso da ilfattoquotidiano.it :  https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/11/07/la-storia-non-serve-piu-a-niente-nemmeno-a-scuola-vi-racconto-perche/4746394/  ]

La questione dell’esclusione della traccia di storia per il tema d’italiano, proposta dalla Commissione per la riforma dell’esame di maturità, ha fatto emergere ancora una volta il problema, ormai evidente, della perdita di centralità della storia nella società contemporanea.

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